Covid management
In Azienda
UN CASO REALE
Al lavoro
Premesso che, mediamente, ogni azienda, un po’ come la maggior parte delle case, tende a non buttare niente (specie se in azienda è presente il fondatore, per definizione “nostalgico”), il nostro Ufficio Acquisti non faceva eccezione: ancorché piuttosto ampio, era saturo di mobili, sedie, attrezzature (un po’ effetto rigattiere) e mensole e scaffali sopportavano il peso di vere e proprie colonne di raccoglitori impolverati. Distribuiti i cartellini rossi da apporre a tutto ciò che sembrava inutile, si è passati alla verifica o meno dell’utilità degli oggetti individuati. Successivamente si sarebbe approfondita l’utilità o meno di questi oggetti.
Vintage
Una volta svuotati gli scaffali (le carte analizzate si sono rivelate del tutto obsolete) e messe da parte le sedie rotte e altre suppellettili del tutto inutili, restavano gli oggetti più ingombranti: due vecchie fotocopiatrici non funzionanti da anni – ma mai smaltite -, un vecchio fax (che probabilmente aveva ricevuto l’ultimo documento quando ancora circolavano le lire) e, soprattutto, uno strano marchingegno che solo un ultrasessantenne avrebbe saputo definire. Sto parlando del ciclostile, un vero e proprio pezzo di modernariato, usato fino ai primi anni ’80 del secolo scorso soprattutto – oltreché nelle aziende – negli oratori, nelle scuole e nelle sedi dei movimenti politici (anche quelli studenteschi) per riprodurre copie di una circolare o di un volantino.
In pratica, il ciclostile (detto anche duplicatore stencil) funzionava manualmente attraverso un rullo su cui si posava una matrice di cera scritta a macchina da cui, appunto, si riproducevano le copie.
Non trattandosi di un pezzo di valore, anche il ciclostile è stato adeguatamente classificato con cartellino rosso, nonostante, con il loro silenzio, gli operai mi avessero fatto capire che di smaltimento nemmeno a parlarne.
Follow up
A distanza di una settimana dal corso, sono tornato in azienda per un ulteriore modulo formativo; stessa aula, più o meno stesso uditorio. Durante il primo coffee break, alcuni dipendenti mi hanno mostrato con orgoglio il “nuovo” Ufficio Acquisti: ordinato, più spazioso, quasi più luminoso. Davvero un altro ambiente.
Sorprendentemente, era sparito anche il ciclostile. Mi è stato riferito che, per sbarazzarsene, il titolare dell’azienda aveva convocato una sorta di vero e proprio Consiglio di Amministrazione straordinario di famiglia. Non sappiamo se lo stencil sia finito in discarica, o ad arredare la casa del titolare. Ma sappiamo che, alla fine, le 5 S hanno avuto la meglio anche sul vecchio ciclostile e si sono rivelate un supporto per guadagnare in spazio e razionalità, beni molto più preziosi per l’attività dell’azienda. A dimostrazione che, con l’intervento di un consulente esterno in grado di innescare un reale cambiamento nella cultura aziendale grazie alle proprie competenze, ma anche alla visione più professionale e meno emotiva nei confronti dell’ambiente in cui sta operando, la tecnica delle 5S esprime al massimo la sua efficacia.
E.
I racconti (che possono essere firmati con nome per esteso, con una sigla o in forma anonima, secondo il tuo desiderio) saranno utilizzati esclusivamente per arricchire la rubrica.